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Gioia nuziale sinfonica

Conversazioni 2006/2007

 

Gioia nuziale sinfonica


Dopo aver visto da vicino il ruolo del pudore e delle immagini di Dio, di me , della vecchiaia e dello stesso matrimonio possiamo avvicinarci all'atto coniugale come azione-evento sinfonico.
Le premesse erano necessarie per poter guardare con occhi nuovi il mistero sponsale. Ed anche per far intravedere un aspetto molto trascurato della vita sessuale: la sua intelligibilità e la sua educabilità. In quanto atto profondamente ed autenticamente umano l'azione sessuale gode di tutte le caratteristiche di ogni vero atto umano: intelligibilità, libertà, necessità di educarlo, dignità, ecc..
Quanto segue illustra in che senso la vita sessuale coniugale è intelligibile, che è anche la prima premessa per la sua educabiltà che si realizzerà nello slancio spontaneo, nella ritualità e nel linguaggio amicale e metaforico della tenerezza intima.
Vedremo ora i diversi livelli che compongono l'atto coniugale e che costituiscono e attuano il suo essere sinfonico senza mai perdere di vista la visione dell'insieme nel quale le singole parti svelano il loro significato.
E' questa, infatti, una caratteristica straordinaria della "sinfonicità" dell'atto coniugale: su ogni livello si ha un confluire di tutti gli altri livelli in modo da illuminare il significato del livello in considerazione.
Questo coinvolgimento di tutti i livelli della persona umana su ogni livello sul quale avviene l'unione è conseguenza dell'unità sostanziale della persona umana. Io sono interamente grazie alla mia anima che si trova interamente in ogni parte del corpo.
In rapporto a Dio la sua onnipresenza su tutti i livelli dell'evento nuziale deriva sia dal fatto che lui ha creato tutta la persona umana e perciò l'atto sessuale nella sua sinfonicità ed è lui stesso presente in tutta la persona battezzata. A
bita cellula per cellula, tutti gli organi e l'anima intera. Perciò tutto ciò che succede nella celebrazione del coito riguarda prima Lui che non gli stessi coniugi essendo Lui più vicino agli stessi coniugi di quanto loro potranno mai essere vicini a se stessi.
Perciò anche l'unione sessuale è prima vissuta dal Cristo nella sua vera profondità poi arrivano anche i coniugi. Tutto ciò che compone l'atto sessuale gli è familiarissimo uscendo tutto dalla "bottega del suo cuore infinito".
Vedremo insieme sia il valore realizzato sia la gioia corrispondente di ogni livello.

a) Il livello genetico

Come viene coinvolto il corpo umano nell'atto coniugale?
Può destare meraviglia come il corpo umano è predisposto alla donazione e alla unione con il proprio coniuge.
Già sul livello genetico, come abbiamo visto, possiamo notare che ogni corpo umano è strutturato in modo nuziale. Ogni persona umana è geneticamente per sempre in modo indissolubile l'unione di 23 cromosomi materni e di 23 cromosomi paterni. E' l'unione in atto delle vite del proprio padre e della propria madre. Questo fatto genetico è di elementare importanza esistenziale per una vera consapevolezza di sé in rapporto al matrimonio.
I miei geni mi dicono che ogni volta che mi unisco al mio coniuge affermo e attuo il mistero genetico di ogni uomo, e perciò di me stesso e della mia sposa. Unirsi significa in questa luce volere con tutto se stesso la struttura genetica di se stesso e della persona amata e di ogni essere umano.
L'atto coniugale dal punto di vista genetico è l'adesione più intensa e più profonda a ciò che è l'uomo e la donna geneticamente. Perciò ne segue una gioia che si sprigiona in ogni cellula del corpo perché si sta compiendo "l'atto più sì" a ogni cellula del corpo proprio e della persona amata e di ogni essere umana.
L'atto sessuale solo se vissuto con la premessa dell'indissolubilità realizzata dal consenso matrimoniale rappresenta ciò che ogni persona umana è su livello genetico: l'unione indissolubile dei propri genitori moltiplicati miliardi di volte.
I baci, le carezze, i movimenti esprimono l'adesione a questa verità nuziale dell'uomo, che la scienza ci ha fatto scoprire solo nel secolo scorso. E' l'adesione più fondamentale e più "genetica" a sé e all'altro e all'umanità intera che una persona umana possa compiere. Perciò è così desiderata e perciò sprigiona così tanta gioia.
Ogni atto sessuale è la rappresentazione e l'eventuale realizzazione di ciò che è l'uomo!
Conseguenza pratica: Cogliendo con la mia intelligenza questa verità genetica mia, del coniuge e di ogni persona umana potrò applicare la stessa mia intelligenza e tutta la mia volontà all'atto coniugale.
In questa luce aumenta la certezza gioiosa di compiere l'azione più importante per l'uomo e si comincerà a pensare e volere la centralità di quest'atto straordinario non solo più in un ottica di semplice piacere erotico ma come evento che svela e realizza il mistero genetico dell'uomo.
A seguito dell'apertura dell'intelligenza e dell'adesione convinta della volontà si sprigiona un forte desiderio e gioia liberante nei confronti dell'unione grazie alla consapevolezza della centralità esistenziale dell'atto che si compie.
Tutto questo favorisce la produzione degli ormoni sessuali che rendono il cervello e tutto il corpo più sensibile al contatto sia interiore sia fisico con la persona amata.
A tutto questo si aggiunge una ricca considerazione teologica: La cellula nuziale è invenzione divina. Grazie alla tecnologia moderna ora possiamo vedere come Dio ha strutturato l'organismo umano, vale a dire l'uomo e la donna. Riconoscere ed amare nella cellula nuziale l'opera di Dio e la più piccola e sconvolgente espressione del suo essere a immagine di Dio significa entrare in profonda sintonia con Dio sul livello genetico.
Se la coppia in quanto unita è a immagine di Dio e ogni cellula è una coppia unita in miniatura, allora ogni cellula è la realizzazione genetica dell'essere umano come immagine di Dio. È la materializzazione dell'essere immagine di Dio tipica della coppia sponsale. Perciò unirsi fisicamente con il proprio coniuge è volere e realizzare che ogni uomo è costituito da miliardi di piccole cellule sponsali a immagine di Dio.
In quanto ogni atto unitivo potrebbe essere anche procreativo la coppia non solo si sintonizza con la struttura intima di ogni essere umano ma si impegna essa stessa a collaborare alla creazione di nuove persone umane … a base di cellule nuziali, ma questa volta prese da loro stessi!
Dal punto di vista sacramentale inoltre i due sposi, in quanto ministri di Cristo (e solo in quanto ministri di Cristo si possono unire nella loro carne!), fanno sperimentare l'uno all'altro con quanto amore Cristo ama ogni cellula dei loro corpi. Lui è la "visibilizzazione" del amore ineffabile che Dio ha per ogni cellula umana.
Il suo stesso corpo glorioso è composto da cellule nuziali trasfigurate. Dio in Gesù possiede personalmente miliardi di cellule che compongono attualmente il suo organismo glorioso. Perciò Gesù risorto è l'espressione perenne della totale adesione di Dio alla nostra struttura genetica sponsale al punto da volere per se stesso, per la propria persona la stessa condizione genetica.
La gioia che crea questa consapevolezza è una gioia molto particolare, di nuovo sinfonica. E' una tipica gioia delle origini. E' una di quelle gioie rare, che si possono provare quando si ha la consapevolezza di realizzare un'azione o un evento che riguardo gli aspetti più preziosi, fondanti ed insostituibili della vita umana e di Dio.
L'atto coniugale dal punto di vista genetico è uno dei più grandi atti-eventi della vita umana e divina.
Allo stesso momento si tratta di una gioia "escatologica", vale a dire che ha un oggetto che non verrà mai meno, che dura fino e anche nell'"ultimo" (=eschatos), nell'ultima, definitiva condizione dell'uomo. E' una gioia definitiva per il fatto che Gesù ha dato alle cellule umane una condizione futura indistruttibile e promette a ogni persona umana la stessa sorte se aderisce a lui. Questa prospettiva gloriosa per le nostre cellule le rende motivo perenne e sicuro di gioia.
Perciò amarle nell'intimità è attuare quel amore che le spetterà sempre. L'amore poi aumenta particolarmente quando sa che l'oggetto amato non lo potrà mai perdere.
A questo si aggiunge una terza gioia che riceve la sua stabilità e sicurezza dalle due precedenti e ha come oggetto il valore attuale delle cellule nel momento in cui vengono celebrate da gesti d'amore dei coniugi. La loro vita personale, di coppia e di famiglia è solo possibile grazie alla vita di tutte le cellule che compongo attualmente gli organismi dei coniugi.
Amarsi, baciarsi, accarezzarsi ed unirsi con questa consapevolezza fa esplodere un'estasi di gioia. Amare le proprie cellule vuol dire amarsi letteralmente fino in fondo alla propria vita. Siamo qui all'origine di tutte le nostre azioni sul livello fisico e delle quale anche la nostra anima ha bisogno per poter realizzare la sua vita.
Volendo specificare ancora meglio il rapporto tra cellule e l'intimità sponsale si può scoprire una gioia ulteriore. Potremmo chiamarla la gioia geneticamente più propria dell'atto sessuale. Venerare e celebrare le cellule della persona amata perché grazie a loro è possibile unirsi sessualmente e provare tutta quanta la gioia e il piacere che si sta provando.
Baciando le cellule della persona amata posso esprimerle la mia riconoscenza che sono origine fisica e genetica dell'amplesso, dei baci, delle carezze, dell'attrazione ecc..   
Tornando nell'ottica del Creatore che è la posizione sacramentale principale tutto quanto è stato detto riguardo alle 4 gioie intime genetiche si rivela in tutta la sua bellezza e aggiunge un'altra gioia mirabile: tutto questo ha creato Dio in persona.
La scienza arricchisce l'atto coniugale con la visione intima genetica che ne ha Dio! Gioirne nel modo sinfonico descritto significa perciò entrare in sintonia con la gioia che Lui ne ha.
Senza accorgercene siamo già entrati nell'educazione del piacere sessuale. Ognuno di noi a una sua personale percezione del proprio piacere sessuale che è caratterizzato dal proprio modo di essere, dalla propria anima, dal costituzione fisica, dalla propria storia e dal propria indole sessuale.
Siamo liberi a dare al piacere sessuale diversi significati. Per esempio dal punto di vista fisico: l'uomo prova l'orgasmo perché emette il seme. Una visione puramente biologico potrebbe restringere il significato del piacere a questo aspetto puramente fisiologico.
Nella nostra visione tridimensionale dell'evento del coito si presentano un'infinità di motivi e di significati per il piacere sessuale e che danno al piacere la sua vera dignità e profondità. Le cinque gioie elencate prima sono causate direttamente dall'unione e perciò dovrebbero essere integrate nella mia concezione del piacere sessuale. In questa luce intelligente no si tratta più semplicemente di un piacere fisico ma di una gioia che coinvolge la persona su tutti i suoi livelli.
Si tratta perciò di un piacere sessuale più vero perché l'atto sessuale coinvolge tutta la persona anche la gioia si dovrebbe attuare su tutti i livelli della persona. Potremmo dire solo quando il piacere sessuale è gioia sessuale, cioè frutto dell'intelligenza e della volontà, è veramente piacere sessuale.
Il piacere sessuale abbandonato alla sola sfera istintiva è un piacere tradito ed alienato perché si attua come se non facesse parte di tutta la persona umana.  Invece a un atto così profondo tutte le capacità umane e divine hanno il dovere e il diritto di intervenire altrimenti non si attua ciò che il piacere sessuale dovrebbe manifestare: il valore umano divino ineffabile che si realizza nell'unione di due persone che si amano.

b) Il livello ormonale e neurologico

L'aspetto ormonale e neurologico nella vita intima è molto trascurato. Se ne occupa la medicina e qualche scuola psicologica ma quasi nessuno ne tiene conto nella vita intima.
Averne una minima coscienza aiuta a crescere di stupore di fronte alla vita sessuale, a cogliere la sua intelligibilità e educabilità anche sul livello ormonale e neurologico. Da completare.

c) Il livello erotico

Per molte persone sessualità coincide con questo livello. Sessualità viene visto come erotismo di cui l'uomo e la donna hanno bisogno come tutti gli altri animali per divertirsi o sfogarsi.
Questa concezione prima di tutto snatura e umilia la stessa eroticità umana perché la stacca dalla persona della quale è un'espressione e lo fa diventare un aggiunta animalesca della quale uno si può servire a piacere o della quale uno soffre le dolorose implicazioni.
In questo paragrafo si tenta di illustrare una visione intelligente e amorosa del mistero erotico in ottica umana e cristiana senza assolutizzarla ma, appunto cogliendola nelle sue relazioni molteplici con tutta la vita umana e cristiana.
La stessa parola "erotico" mette l'esperienza erotica in stretto legame con l'eros, l'amore. Con questo abbiamo una prima preziosa e fondamentale indicazione. Eroticità e amore sono profondamente legati. E se siamo fedele a questa parola si deve dire eroticità senza amore non è vera eroicità.
Manca ciò che la caratterizza nel suo più intimo. Perciò possiamo dedurre che la vera eroicità presuppone ed implica tutto ciò che è vero amore!
Come si attua la vita erotica di una persona in senso stretto? Possiamo distinguere tra sensazioni erotiche, che hanno origine dalle parti erogene del corpo, da un certo tipo di movimento, da parole intime, da immagini, desideri e pensieri che riguardano la sfera sessuale.
Possiamo dire che su tutti i livelli della nostra persona (intellettuale, psicologico, sentimentale, fisico) può avvenire eroticità. Sensazioni erotiche si possono sentire quasi in tutto il corpo con intensità diverse.
Se è una sensazione così totalizzante quale sarà il suo significato?
Normalmente si tratta di attività di nervi ed ormoni specifici che provocano la sensazione erotica. Ogni neurone ed ogni ormone ha una sua funzione specifica all'interno dell'organismo umano.
I neuroni dell'occhio rendono possibile il vedere, gli ormoni nello stomaco contribuiscono alla digestione. Ma tutto il loro agire ha un senso solo se colto nell'insieme della persona come unità del suo corpo e del suo spirito. Vedere in sé non ha senso se non è una persona che vede e riconosce ciò che vede, coglie e ricorda il suo significato.
Digerire in sé non ha valore. Acquista il suo valore all'interno dell'organismo come l'organismo all'interno di una persona e la persona all'interno di una vita fatta di tantissime relazioni!
Ciò che vale per i neuroni della vista e gli ormoni dello stomaco vale per i neuroni e gli ormoni della sessualità.

Il livello del sentimento

Il livello dell'intelligenza e della volontà

Il livello della vita in Dio


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