Statuto
STATUTO
PREAMBOLO
Il Centro di Preparazione alla Famiglia è una realtà esistente dal 1967, fondata dal Domenicano Padre Giovanni Serafino Taddei - Parroco di Sant'Agostino - e da lui amorevolmente condotta e spititualmente diretta fino al 20 agosto 1991 data della sua morte.
Il Centro è stato costituito in associazione non riconosciuta con atto 11 aprile 1976 dott. Salvatore Maniga notaio registrato in Sassari il 20 aprile 1976: all'atto costitutivo è allegato lo Statuto.
Il Centro, sia ad opera del suo fondatore, sia per la costante assistenza degli altri padri domenicani, si è sempre ispirato al carisma di S.Domenico di Guzman e alla dottrina filosofico-teologica di S.Tommaso d'Aquino.
A motivo di questa scelta privilegiata, i religiosi Domenicani considerano come espressione della loro pastorale l'assistenza teologica e spirituale offerta al C.P.F. e a coloro che usufruiscono delle attività messe in atto nell'ambito dei servizi in favore della persona umana e della famiglia, ed hanno ospitato il Centro, fin dalla sua nascita, nei locali del convento in Sassari Piazza S. Agostino.
In occasione dell'assemblea del 24 giugno 1995 con assistenza del notaio dott. Giovanni Maniga lo Statuto del 1976 è stato modificato come segue :
A) DENOMINAZIONE - SEDE - SCOPO
ART. 1
E' costituita, con sede in Sassari, una associazione di volontariato di diritto privato, apartitica e senza fine di lucro, denominata "Centro di Preparazione alla Famiglia", finalizzata all'assistenza alla famiglia dotata di un proprio consultorio matrimoniale e prematrimoniale, operante in armonia con le indicazioni dottrinali e pastorali della Chiesa universale e locale ed in sintonia con la legislazione civile vigente relativa anche ai Consultori familiari.
ART. 2
Il Centro vuole essere un servizio aperto a tutti e in tutte le situazioni senza barriere o pregiudizi o preclusioni o condizionamenti, nel pieno rispetto della persona umana e dei suoi fondamentali diritti; si propone di :
a) studiare e divulgare i problemi riguardanti la famiglia e l'educazione;
b) contribuire alla preparazione dei genitori per la loro formazione umana, sociale, culturale e religiosa per una valida educazione dei figli;
c) stabilire i contatti con le famiglie per favorire la collaborazione nella ricerca comune di quanto più valido alla realizzazione della loro vocazione.
In base a queste premesse il Centro:
si apre alla coppia ed alla famiglia per porgere un aiuto di crescita sul versante della propria liberazione ed educazione, che si realizza in un amore responsabile;
si rende disponibile per l'ascolto di chi è in difficoltà e di chi è solo;
sostiene la famiglia per superare il limite della sua chiusura e per aiutarla a prendere coscienza degli altri e a farsi aperta;
favorisce l'incontro degli sposi per l'approfondimento dei normali problemi di crescita e non solo di crisi;
promuove l'incontro di giovani che si preparano alla vita, soprattutto in rapporto alla loro preparazione all'amore ed alle loro scelte;
promuove corsi, incontri, giornate di studio, dibattiti pubblici, pubblicazioni ed ogni altra opportuna iniziativa.
Promuove il valore e la difesa della vita umana e le norme etiche e morali relative a questa problematica; offre itinerari di preparazione al matrimonio, secondo i più fondamentali principi della fede cristiana e nella valorizzazione di tutte le qualità umane, affiancando gli organismi consolidati quali la parrocchia e le altre aggregazioni riconosciute e raccomandate dalla Chiesa, affidando alla responsabilità personale il compito di aderire alle proposte di itinerario spirituale promosse nel più ampio ambiente ecclesiale e sociale.
L'adesione ad altre aggregazioni e organismi non compromette la possibilità di essere accolti e di operare nel C.P.F., ma non deve determinare preclusioni o preferenze culturali all'interno dell'Associazione.
Il Centro aderisce alla visione cristiana della vita, della persona, della sessualità e della famiglia con preciso riferimento all'insegnamento del magistero della Chiesa cattolica, per cui assicura che il suo consultorio sia di "dichiarata ispirazione cristiana".
Il Centro assicura altresì un ruolo attivo all'utente in conformità alla vigente legislazione sulla famiglia e sui consultori. Collabora con la Chiesa locale e con il Centro Diocesano Famiglia nelle iniziative della pastorale familiare secondo i propri mezzi e la propria fisionomia.
ART. 3
Fanno parte di diritto della Associazione:
a) I soci fondatori;
b) due sacerdoti e due laici designati dall'0rdinario Diocesano di Sassari, per ogni triennio
c) due sacerdoti e due laici designati dal Padre Provinciale dei Padri Domenicani da cui dipende il Convento di S. Agostino di Sassari, per ogni triennio.
Possono essere ammesse a far parte dell'Associazione persone che ne facciano domanda, dichiarando di accettarne lo Statuto, impegnandosi a partecipare con la loro attività alla realizzazione degli scopi dell'Associazione ed a versare una quota annua stabilita dal Consiglio Direttivo.
B) ORDINAMENTO ED AMMINISTRAZIONE
ART. 4
Organi dell'Associazione sono: l'Assemblea, il Consiglio Direttivo, il Presidente, il Vice Presidenre ed il Collegio dei Revisori dei Conti.
ART. 5
L'Assemblea è costituita da tutti gli associati. E' presieduta dal Presidente dell'Associazione, in sua assenza dal Vice Presidente e, se anch'egli assente, dal più anziano dei Consiglieri oppure da altra persona designata per votazione dall'Assemblea.
Il Presidente dell'Assemblea è assistito da un segretario da lui scelto tra gli associati presenti.
ART. 6
Le attribuzioni dell'Assemblea sono:
eleggere i membri del Consiglio Direttivo, eleggere i Revisori dei Conti, valutare le linee programmatiche proposte dal Consiglio Direttivo e la loro attuazione, approvare il bilancio preventivo e consuntivo e deliberare, su proposta del Consiglio Direttivo, sull'ammissione di nuovi soci.
ART. 7
L'assemblea è convocata ogni anno non oltre il mese di novembre per l'approvazione del programma di massima dell'associazione e del bilancio preventivo e non oltre il mese di aprile per l'approvazione del bilancio consuntivo nonchè, ove occorra, per deliberare la nomina del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dei Conti.
L'Assemblea straordinaria verrà convocata quando il Consiglio di Amministrazione lo ritenga opportuno o ne sia fatta richiesta motivata dal Collegio dei Revisori dei Conti o da almeno un quinto dei soci.
Ai sensi dell'art, 21 del cod. civ. le deliberazioni dell'assemblea sono prese a maggioranza dei voti e con la presenza di almeno la metà degli associati. In seconda convocazione la deliberazione è valida qualunque sia il numero degli intervenuti. Nelle deliberazioni di approvazione di bilancio e in quelle che rigurdano la loro responsabilità gli amministratori non hanno diritto di voto.
Per modificare l'atto costitutivo e lo statuto occorrono la presenza di almeno 3/4 degli associati e il voto favorevole della maggioranza dei presenti.
Per deliberare lo scioglimento dell'Associazione e la devoluzione del patrimonio occorre il voto favorevole di almeno 3/4 degli associati.
La convocazione dell'Assemblea dovrà essere comunicata ai soci almeno 10 giorni prima della data dell'Assemblea stessa.
E' ammessa la presenza per delega: ogni socio non potrà ricevere più di una delega.
ART. 8
L'Associazione è retta da un Consiglio Direttivo composto da nove membri: due dei quali (un sacerdote ed un laico) eletti tra le quattro persone designate dall'Ordinario Diocesano di Sassari, altri due ( un sacerdote ed un laico) eletti tra le quattro persone designate dal Padre Provinciale dei Padri Domenicani da cui dipende il Convento di S. Agostino di Sassari e gli altri cinque eletti tra i soci. Partecipa di diritto ai lavori del Consiglio Direttivo il Direttore del Consultorio con voto consultivo.
ART. 9
I membri del Consiglio Direttivo durano in carica un triennio. In caso di cessazione per qualunque motivo, compreso quello di decadenza di cui all'art. 12, viene chiamato a sostituire il Consigliere cessato il primo tra i non eletti, il quale dura in carica fino allo scadere del triennio in corso. Tutte le funzioni sociali sono gratuite. Non compete altro rimborso che quello per le spese vive affrontate nell'adempimento di esse.
ART. 10
Il Consiglio Direttivo nomina nel proprio ambito il presidente, un vice presidente, un segretario ed un tesoriere.
ART. 11
Il Consiglio Direttivo si riunisce di norma una volta al mese, convocato dal Presidente per trattare le materie contenute nell'ordine del giorno da comunicare a tutti i Consiglieri almeno 5 giorni prima della data fissata per le sedute. Il Consiglio può essere convocato anche dalla maggioranza dei consiglieri. Le sedute sono presiedute dal Presidente o da chi ne fa le veci e sono valide quando sia presente la maggioranza dei Consiglieri, con esclusione di coloro che avessero personali interessi su argomenti all'ordine del giorno.
ART. 12
I Consiglieri non possono farsi rappresentare alle sedute e potranno essere dichiarati decaduti dal Consiglio Direttivo qualora non partecipino senza giustificazione a tre sedute consecutive. Le deliberazioni sono prese a maggioranza di voti: in caso di parità di voti palesi prevale il voto del Presidente.
ART. 13
Il Consiglio Direttivo ha le facoltà occorrenti per adottare tutti i provvedimenti necessari per la vita e l'amministrazione dell'Associazione e del suo regolare funzionamento.
Favorisce la formazione di tutti gli operatori.
Formula regolamenti interni, delibera in genere su tutti gli affari che interessano l'associazione, esercitando i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, compresi l'accettazione di lasciti o donazioni, gli acquisti, le vendite, le permute, le costruzioni, le contrazioni di mutui attivi e passivi, le costituzioni, le cancellazioni o postergazioni di ipoteche e quanto altro inerente alla finalità dell'associazione a norma di legge.
Il Consiglio Direttivo nomina, sospende o licenzia il personale e ne fissa lo stato giuridico ed il trattamento economico.
Il Consiglio Direttivo, sentito il parere dell'equipe del Consultorio, nomina Direttore del Consultorio un socio; ove venga nominato un consigliere, egli decadrà da tale carica; gli subentrerà il primo dei non eletti.
Il Consiglio Direttivo esamina ed approva l'ammissione di nuovi soci da presentare all'assemblea.
ART. 14
Il Direttore del Consultorio dura in carica tre anni e può essere riconfermato. Il Direttore del Consultorio organizza e coordina l'attività del servizio in stretta collaborazione con il Consiglio Direttivo. Gli operatori del Consultorio sono scelti dal Consiglio Direttivo, sentito il Direttore, in base alla qualificazione prevista dalla legge nazionale e regionale ed all'adesione alle finalità ed alle metodologie dell'Associazione stessa. Spetta al Consiglio Direttivo, anche su proposta del Direttore, sostituire gli operatori per accertati gravi motivi di inadeguatezza o di incompatibilità con le finalità e lo spirito dell'Associazione. In occasione delle relative deliberazioni il Direttore del Consultorio ha voto deliberativo.
ART. 15
La rappresentanza e la firma dell'associazione competono al Presidente o, in caso di sua assenza o impedimento, al Vice Presidente. Il Presidente può prendere personalmente tutti i provvedimenti di competenza del Consiglio, reclamati dall'urgenza, salvo ratifica del Consiglio stesso, da convocarsi entro il più breve termine, comunque non oltre quindici giorni.
ART. 16
L'Amministrazione dell'associazione è controllata da un Collegio dei Revisori dei Conti costituito da un Presidente e due Revisori effettivi che, insieme a due supplenti, vengono eletti anche fra i non soci, durano in carica un triennio e possono essere rieletti.
C) PATRIMONIO
ART. 17
L'Associazione provvede ai suoi scopi con le quote annuali degli iscritti, con le elargizioni dei terzi e con eventuali lasciti nonchè con eventuali contributi statali, regionali, o di altri enti pubblici.
ART. 18
Il bilancio preventivo dell'associazione viene redatto dal Consiglio Direttivo entro il mese di ottobre di ogni anno e il bilancio consuntivo, chiuso al 31 dicembre, viene redatto dal Consiglio Direttivo entro il successivo mese di marzo.
ART. 19
L'ammissione di nuovi soci, previa presentazione da parte del Consiglio Direttivo, è di esclusiva competenza dell'assemblea con voto segreto, con maggioranza di due terzi dei presenti.
Ogni socio, che abbia compiuto un anno di adesione e che sia in regola con il pagamento delle quote sociali, può essere eletto alle cariche sociali.
La qualità di socio si perde:
a) per dimissioni da comunicarsi per iscritto;
b) per decadenza e cioè per il mancato pagamento delle quote sociali per due anni;
c) per delibera di esclusione del Consiglio Direttivo per accertati motivi di incompatibilità; per aver contravvenuto a norme ed obblighi del presente Statuto o per altri motivi che comportino indegnità. Il socio escluso può far ricorso all'Assemblea.
ART. 20
Per le materie non contemplate nel presente Statuto si fa riferimento alle disposizioni del codice civile ed a eventuali leggi in materia.
ART. 21
In caso di cessazione dell'Associazione per qualsiasi causa, il patrimonio sociale andrà devoluto al Convento di S. Agostino di Sassari dei Padri Domenicani con l'onere di destinarlo ad attività a favore della famiglia.
Ove, al momento della cessazione, non esistesse più a Sassari un Convento dell'Ordine dei Domenicani, il patrimonio andrà devoluto alla Diocesi di Sassari perchè lo destini ad attività a favore della famiglia.